Giorno per giorno, dal lunedì 15 giugno 1942 al 1 agosto del 1944, una bambina olandese di tredici anni registra in un grosso quaderno la sua scoperta del mondo: an- gosce, illusioni, sogni e speranze rivelate a una imma- ginaria amica di nome Kitty. E’ un’anima, questa della piccola Anna, che sboccia alla vita e all’amore nel chiuso di un nascondiglio, in una ovattata prigione familiare, braccata coi suoi dalle SS germaniche, murata viva nei pochi metri quadrati dell’”alloggio segreto”. Mentre fuo- ri la guerra divampa in tutto il suo furore, due famiglie, i Frank e i Van Daan, convivono qui unite da uno spa- ventoso destino, leggendo e litigando, pregando e im- precando, ascoltando i bollettini radio con l’orecchio sempre teso a ogni rumore esterno. In questo clima na- scono i singolari appunti di Anna. “Non ho affatto in- tenzione di far leggere ad altri questo quaderno rilegato di cartone” ella scrisse all’inizio del diario. Non poteva immaginare certo che quelle paginette fitte di una minu- ta scrittura sarebbero non solo scampate al saccheggio della “Feld-Polizei”, ma sarebbero rimaste a noi come un documento vivo e impressionante, una pura voce di poesia in mezzo all’orrore di un mondo selvaggio.